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Chi e' il Dipendente Affettivo?

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Chi e' il Dipendente Affettivo? Empty Chi e' il Dipendente Affettivo?

Messaggio Da Admin Ven Gen 04, 2019 1:39 pm

Un dipendente affettivo è una persona che cerca al di fuori di se' ciò che non riesce a trovare dentro di se'.
Dentro di noi c'è un vuoto, un vuoto antico che ci portiamo dietro dall'infanzia.
Da bambini qualcosa non ci ha permesso di crescere in maniera adeguata, non ci siamo sentiti protetti, apprezzati, siamo stati abbandonati (fisicamente o emotivamente), siamo stati trascurati, i nostri genitori non sono stati in grado di procurarci quella sicurezza affettiva di cui un bambino ha bisogno per sviluppare una personalità equilibrata ed un senso di se', una stima di se', un valore di se'.
Alcuni di noi, oltre ad essere stati lasciati alla loro solitudine sono stati vittime di abusi, fisici, verbali, psicologici o sessuali.
Siamo estremamente fragili. Siamo ancora quei bambini impauriti, feriti, oltraggiati. Non siamo in grado di guardarci dentro, non abbiamo un'immagine di noi stessi o quella che abbiamo è distorta o irreale. Non stimiamo noi stessi, ne' tantomeno ci amiamo. Siamo terrorizzati dalla solitudine. Non siamo mai diventati adulti.
Non riusciamo a godere del presente ma siamo sempre proiettati nel futuro o prigionieri del passato. Siamo impulsivi, compulsivi, non riflettiamo.
Siamo sommersi dalla paura e dall'insicurezza. Percepiamo il mondo come un luogo pericoloso e minaccioso.
Vediamo la realtà divisa in “bianco” o “nero”.
La nostra unica salvezza la vediamo nell'altro, nel "
principe azzurro"
, nel cavaliere dall’armatura luccicante che verrà a salvarci nella nostra torre isolata.
Ci illudiamo, ci aspettiamo, speriamo, pretendiamo che quel principe venga a portarci via, a combattere tutte le nostre paure, tutti gli orrori stampati nella nostra memoria o in quel mondo invisibile di ciò che non ricordiamo.
Così ci aggrappiamo all’idea della possibilità di essere finalmente liberate dai gravi pesi che portiamo. Il nostro partner deve diventare la madre affettuosa che non abbiamo avuto oppure il padre presente ed attento che non abbiamo conosciuto.
In realtà non desideriamo amare l’altro ma abusare di lui, come noi siamo state abusate in passato , nel momento in cui in noi qualcosa si è rotto e siamo andate in mille pezzi che vorremmo obbligare il nostro partner a rincollare.
Ci aspettiamo davvero troppo dal nostro principe, nessuno può al posto nostro fare un lavoro che spetta a noi.
Il vuoto che abbiamo dentro, il nostro “cuore affamato” (“hungry heart” per Susan Peabody) ci spinge ad immergerci in un’altra persona e mentre speriamo di essere salvate, in realtà, veniamo soffocate e schiacciate dalla nostra stessa disperazione.
Il vero e sano amore è una relazione tra due persone compiute, ciascuna con una propria definita identità, disposte al reciproco rispetto e disposte anche a rinunciare a qualcosa per l’altro, a dare oltre che a ricevere.
Il dipendente affettivo, al contrario, pur essendo capace di arrivare a calpestare la propria dignità per “amore” dell’altro , in realtà lo “vampirizza”, pretende conforto alle proprie ansie e paure, diviene asfissiante ed è assolutamente incapace di dare amore, poiché in partenza non ama se stesso.

Il dipendente affettivo è totalmente privo di confini tra se’ e gli altri e pertanto è estremamente vulnerabile.
Una persona mediamente equilibrata ha intorno a se’ una sorta di rete formata da cerchi concentrici immaginari. Nei cerchi più vicini al proprio centro pone le persone con cui ha una maggiore intimità, nei cerchi più distanti pone via, via le persone con cui ha minore grado di intimità. La persona con una buona stima di se’ sa stabilire relazioni (di semplice dialogo, conoscenza , amicizia, etc)…che rispettino i suoi “confini”, preservandosi così dalla violazione della propria immagine di se’ e della propria integrità.
Il dipendente affettivo non ha mai potuto creare intorno a se’ questa “rete” protettiva anche perché non ha mai avuto ben chiaro cosa dovesse proteggere, dato che la propria autostima non ha potuto formarsi in maniera armonica o non ha potuto formarsi affatto. Pertanto il dipendente affettivo permette a chiunque di invadere la propria sfera più intima ed indifesa e resta imprigionato nella frustrazione.
Uno dei primi passi verso la guarigione è quello di creare poco a poco questa rete, stabilendo chi vogliamo e chi non vogliamo ed a quale distanza.

Elisabetta Vatielli Counselor

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